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Putin gioca a hockey e accusa gli Usa di fomentare l'Ucraina


Ancora gelo tra Russia e Stati Uniti. Mosca accusa Washington di incoraggiare un nuovo bagno di sangue nella zona orientale dell'Ucraina, dopo la dichiarazione americana di maggior rafforzamento della difesa di Kiev. Secondo Putin, infatti, il sospetto che gli Stati vogliano fornire armi all'Ucraina e' piu' che fondato. "Bagno di sangue": il viceministro degli esteri russo Serguei Riabkov ha usato proprio questa espressione in un comunicato diffuso oggi. Dalla mezzanotte di sabato 23 dicembre, nella zona del Donbass, è in vigore una nuova tregua tra le forze ucraine e i separatisti prorussi. La tregua durerà almeno per questo periodo di festa.

Il presidente russo è protagonista anche fuori dalla politica, almeno per un po'. In quella che sembra una partita di hockey su ghiaccio tra vecchie glorie proprio sulla Piazza Rossa, svetta la casacca numero 11 di Vladimir Putin, grande appassionato di sport. Sabato il presidente russo ha partecipato al congresso di Russia Unita, il partito di governo del primo ministro Dmitri Medvedev, che gli ha garantito un totale appoggio alle prossime elezioni.

Annuncia Medvedev: "Il 18 marzo del prossimo anno sarà il giorno della vittoria finale del nostro candidato, Vladimir Putin".

Il presidente, che si presenterà da indipendente, incassa l'appoggio e gli applausi e predica rispetto - parole sue - per l'opposizione responsabile.

Alle elezioni, dall'esito che appare scontato, Putin - a caccia del quarto mandato (fu presidente per la prima volta nel 2000) - se la vedrà con diversi contendenti.

Pavel Grudinin, 57 anni, uomo d'affari di successo, è il candidato dello storico partito comunista russo, designato proprio sabato 23 dicembre.

Vladimir Zhirinosky, 71 anni, già vicepresidente della Duma, sarà il candidato del partito Liberal-democratico di Russia, formazione nazionalista di estrema destra.

L'outsider potrebbe essere Ksenia Sobchak, 36 anni, giornalista d'opposizione e candidata del partito di Iniziativa Civile per la Russia.

Ma il principale oppositore del Cremlino, Alexei Navalny, probabilmente non potrà presentarsi alle elezioni, a causa delle condanne giudiziarie subite, soprattutto per appropriazione indebita. "Accuse fabbricate ad arte da Putin", si è sempre difeso Navalny.


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