Agenzia Spaziale, Battiston: "Nespoli sta bene, lo spazio non ha confini politici"
Dopo l'atterraggio in Kazakhstan della navetta Soyuz, con a bordo gli astronauti Randy Bresnik, Sergei Ryazansky e Paolo Nespoli, avevano destato preoccupazione le condizioni dell'italiano, appparso sofferente.
Nespoli, però, sta bene: per lui e Bresnik è previsto un periodo di riabilitazione a Houston, come conferma ai nostri microfoni in un'intervista esclusiva Roberto Battiston, Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
Roberto Battiston, Presidente ASI:
"Nespoli è rientrato in splendida forma, tutti ritengono che abbia resistito molto meglio in questa missione, rispetto alle precedenti, alla lunga durata dello stress fisico, dovuto al rimanere in orbita in assenza di gravità ed in condizioni di limitatezza di spazi: questa missione gli ha fatto bene, sta facendo le verifiche mediche, ora dovrà sottoporsi ad una lunga serie di controlli, a Houston".
Battiston traccia, quindi, un bilancio della missione appena conclusa.
Roberto Battiston, Presidente ASI:
"Il bilancio è molto positivo, sono stati svolti tutti gli esperimenti previsti dall'ASI, cui nel corso degli anni hanno partecipato Luca Parmitano, Samantha Cristoforetti ed appunto Paolo Nespoli; quest'ultimo ha anche svolto il suo ruolo di astronauta, che contribuisce al funzionamento della Stazione Spaziale Internazionale, in quanto gli astronauti svolgono importanti funzioni scientifiche, svolgendo esperimenti assai importanti per la comunità scientifica internazionale".
Il Presidente dell'ASI si sofferma, per chiudere, su quanto attiene al futuro nello spazio.
"Auspico che, per evere la capacità di incidere su obiettivi ambiziosi, quali quello di andare su Marte o tornare sulla Luna, si riesca a mettere in moto una collaborazione internazionale: lo spazio non ha confini politici, di fatto è un'opportunità, come ha mostrato la Stazione Spaziale Internazionale, di far collaborare anche sistemi che sulla Terra sono in competizione militare o economica: a tal proposito, dunque, il futuro dovrebbe prevedere un livello di collaborazione a livello planetario".