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I 300 giorni di carcere di Deniz Yücel: e 200 artisti si mobilitano


E' in un carcere di massima sicurezza in Turchia, il giornalista Deniz Yücel, corrispondente da Istanbul per il quotidiano tedesco Die Welt. Arrestato a febbraio per propaganda terroristica, da qualche giorno non è piu' in isolamento. E Bono Vox, Sting e Wim Wenders firmano per la sua liberazione.

Domenica 10 dicembre saranno 300 giorni di detenzione senza alcuna imputazione per Deniz Yücel, giornalista ed editore turco nato in Germania. Da qualche giorno il quotidiano tedesco di cui è corrispondente da Istanbul, Die Welt, ha lanciato una massiccia campagna per la sua liberazione, appoggiata da oltre 200 artisti ed intellettuali, tra cui Bono Vox, Sting, Wim Wenders e Orhan Pamuk.

Da una settimana, Deniz Yücel non è piu' in isolamento in un carcere di massima sicurezza, ora condivide la cella con altri due detenuti, uno dei quali è il giornalista Oguz Usluer, del giornale Haberturk.

Secondo il presidente turco Erdogan, Yücel è una spia e un agente del PKK, il partito curdo. In realtà, al momento del suo arresto, è stato accusato di "propaganda terroristica", ma senza alcuna denuncia formale.

Le richieste di rilascio presentate dai suoi legali sono sempre state respinte dalla Corte Costituzionale. Ora Yucel chiede alla magistratura turca un processo rapido ed equo

L'associazione Reporters sans Frontieres fa sapere che soltanto in questi ultimi giorni, 70 giornalisti - di cui due terzi in detenzione preventiva - sono stati chiamati nelle aule di tribunali turche.

Il ministero degli Esteri tedesco conferma: "Non ci risparmiero pur di riportare a casa Deniz Yucel".


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