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Giappone, prende il volo il drone contro il "superlavoro"

  • Immagine del redattore: Stefano Scibilia
    Stefano Scibilia
  • 8 dic 2017
  • Tempo di lettura: 1 min

Le aziende giapponesi vogliono combattere il fenomeno del "superlavoro". L'eccessiva permanenza dei dipendenti oltre l'orario prefissato provoca ogni anno diversi decessi nel Paese nipponico. E così la Taisei, una società di sicurezza e pulizia dei posti di lavoro, ha inventato un nuovo strumento: un drone che vola sulla testa degli impiegati e li disturba diffondendo una musica tradizionale scozzese, "Auld Lang Syne", usata normalmente in Giappone per annunciare la chiusura dei negozi.

Il drone, che si chiama "T-Frend", è dotato di videocamera e scheda SD per registrare le immagini e verificare i "sarariman" (gli impiegati giapponesi) indisciplinati che lavorano troppo a lungo. "Non è possibile lavorare quando pensi 'sta per arrivare da un momento all'altro' e senti 'Auld Lang Syne' oltre che il ronzio", ha commentato Nirihiro Kato, direttore di Taisei. L'azienda che assieme alla Blue Innovation e alla società di tlc NTT-East ha sviluppato il drone, ha annunciato che sarà fornito ai suoi clienti a partire da aprile e che il suo affitto sarà di 50mila yen (450 dollari) al mese. La società sta anche valutando di dotare il drone di riconoscimento facciale per usarlo a scopi di sicurezza. L'eccessiva propensione nelle aziende nipponiche a prolungare oltre i limiti del sopportabile la permanenza sul lavoro provoca ogni anno diversi decessi che, dopo complicate procedure, vengono classificate come "karoshi", morte da "superlavoro".


 
 
 

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