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Gerusalemme, Trump va avanti per la sua strada


All'indomani dell'annuncio bomba sul riconoscimento di Gerusalemme come capitale dello Stato di Israele, negli Stati Uniti la vita va avanti come se non fosse successo nulla. Il presidente Trump non commenta, incontra i veterani per l'anniversario di Pearl Harbour, e si occupa dei tanti problemi in agenda. Solo un cenno alla questione In conferenza stampa:

Sarah Huckabee Sander, portavoce della Casa Bianca: "Il presidente ha deciso di agire in modo molto coraggioso e deciso su un tema votato diverse volte dai membri del Congresso degli Stati Uniti. Noi siamo impegnati nel processo di pace e vogliamo spingere in avanti i colloqui fermo restando che l'obiettivo finale, per entrambe le parti, è quello di raggiungere un accordo di pace. E' un tema su cui gli Stati Uniti sono in prima linea". Ali Vitali, corrispondente da Washington di Nbc News per Euronews:

"Molti alti funzionari alla Casa Bianca sostengono che il Presidente vuole veramente l'accordo...non si tratta di capire se, ma quando lo otterrà. Parecchi i malumori dal momento che per molti leader arabi la mossa di Trump ha messo in serio pericolo il processo di pace. Ma gli alti ufficiali qui a Washington dicono che mantenere l'ambasciata a Tel Aviv non ha affatto aiutato il processo di pace: da qui il tentativo di smuovere il negoziato sperando che serva a fare passi avanti. Esistono segnali che l'annuncio complicherà le cose nel breve termine, ma nonostante questo per i consiglieri piu' stretti del presidente era il momento di farlo. Intanto a Washington continua l'inchiesta sul Russiagate e qualcuno sospetta che l'annuncio su Gerusalemme arrivi adesso per distrarre l'attenzione dall'indagine. Ma la Casa Bianca nega: "l'annuncio - dicono - è il frutto di un lungo processo di analisi e riflessione strategica".


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