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Manovra: torna l'ipotesi della tassa sul fumo


Torna l'ipotesi della tassa sul fumo. La Commissione Affari sociali della Camera, annuncia Donata Lenzi, capogruppo Pd in Commissione, ha approvato gli emendamenti alla manovra da presentare in Commissione Bilancio, tra cui il rifinanziamento per 604 milioni del Fondo sanitario nazionale con la tassa sui tabacchi. "A proposito di quest'ultimo, - afferma - ricordo che il taglio per 604 milioni è dovuto dovuto al mancato accordo con le Regioni a statuto speciale. Non comprendo, tuttavia, perché un mancato accordo tra regioni debba essere pagato dalla sanità delle regioni a statuto ordinario".

"Come Dipartimento Lavoro del Partito Democratico presenteremo emendamenti" per "l'abbassamento della durata massima dei contratti a tempo determinato da 36 a 24 mesi e un pacchetto di misure per le politiche attive del lavoro". Lo afferma la responsabile Lavoro del Pd Chiara Gribaudo. "In linea con il Jobs Act - prosegue - il contratto a tutele crescenti deve essere la forma privilegiata dalle imprese, e anche per questo servono limiti più stringenti ai contratti a termine".

"Il Parlamento può fare una discussione molto seria sulla modifica del servizio postale universale: dobbiamo chiederci se ha senso pensare ancora solo alle lettere o possiamo iniziare a pensare di comprendere anche i pacchi e fin dove". Lo dice il presidente della commissione Bilancio della Camera e relatore alla manovra Francesco Boccia facendo riferimento anche alla richiesta dei chiarimenti dell'Agcom ad Amazon. L'obiettivo, sottolinea Boccia, sarebbe quello di favorire la concorrenza.

Se ci sono le condizioni, da parte del governo "c'è la massima disponibilità" a valutare eventuali modifiche alla web tax. Così il viceministro all'Economia Enrico Morando, in commissione Bilancio alla Camera, replica dopo l'invito del relatore a cambiare la norma così come introdotta in Senato. "Vi invito a riflettere, anche per ragioni di gettito, se non abbia più senso eliminare i meccanismi burocratico-amministrativi e anticipare l'imposta al 2018, mettendoci anche l'1%, o il 2%, ma con tutte le transazioni dentro. Io penso che si avrebbe un gettito tra le tre e le cinque volte superiore". Aveva detto in precedenza il presidente della commissione Bilancio e relatore Francesco Boccia.


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