Milazzo contro gli artisti di strada: l'ennesima figuraccia agli occhi del mondo
Da moltissimi anni gli artisti di strada esprimono il loro talento e lo condividono con i passanti, sperando anche di avere un piccolo guadagno, ma sopratutto sognando un futuro migliore proprio insieme alla loro più cara amica, la musica. Nelle grandi città le strade sono piene di gente che organizza dei piccoli spettacoli di ogni genere, dalla break dance ai giochi di prestigio per arrivare proprio al campo musicale, che risulta essere il più diffuso.
Spesso tutta questa gente ha un vero e proprio talento, ma non ha avuto la fortuna che merita. Gli artisti di strada ormai da anni rappresentano una parte integrante della società e i fatti dimostrano che una buona percentuale di tutti coloro che hanno un contratto discografico sono partiti proprio dal basso, suonando e condividendo la propria arte nelle strade della loro luogo natale. In altri posti i passanti sono abituati a vedere questi artisti e se è il caso si fermano anche ad ascoltarli.
Questa mentalità purtroppo a Milazzo non esiste, poichè un suolo pubblico virtuale e desolato è più importante dei messaggi positivi che può mandare l'arte, la musica e così via. Nella giornata di ieri in Via Giacomo Medici si è verificato un episodio indegno, che ha anche fatto arrabbiare molti cittadini, poichè il famoso "ragazzo dal cappello bianco", artista che ama esprimersi attraverso la musica, ha avuto la sfortuna di dover interrompere il suo piccolo spettacolo con la chitarra per via di un vigile urbano, che per far rispettare una semplice ordinanza ha generato il panico.
I proprietari dei negozi insieme ad alcuni passanti hanno dato il via ad una protesta per la decisione presa dal vigile, che rappresenta un qualcosa di vergognoso per l'immagine della nostra città, dove evidentemente se hai un talento devi esprimerlo da qualche altra parte. La protesta dei cittadini ha fatto intervenire una pattuglia di polizia, chiamata da chi temeva che la situazione potesse degenerare. Per anni l'uomo ha lottato per la libertà di parola e di pensiero, ma a Milazzo sembrerebbe che queste parole non esistano nemmeno nel vocabolario, poichè se le strade non sono vuote non siamo contenti e guai se qualcuno prova ad attirare un po di movimento.
Purtroppo chi ha davvero un sogno non può coltivarlo qui e poi ci lamentiamo se i nostri "talenti" sono costretti ad abbandonare la nostra piccola città perché hanno delle ambizioni e sognano in grande. Culture che in altri posti hanno rappresentato un trampolino di lancio per grandi artisti, vengono abolite per ordinanze sul suolo pubblico, dove la gente non ha nemmeno più voglia di metterci i piedi sopra. La protesta e la coesione dei cittadini forse è l'unico messaggio positivo di questa storia, poichè tutto ciò significa che esiste ancora qualcuno che crede in questi valori e che va contro questa politica di isolamento da parte di un luogo che risulta essere rimasto agli anni 20. Il "ragazzo dal cappello bianco" ha apprezzato tutta la solidarietà da parte dei cittadini che si sono giustamente opposti a questa decisione ridicola e sulla sua pagina Facebook ha pubblicato le seguenti parole: "Volevo ringraziare le tantissime persone che stasera sono state dalla mia parte e specialmente dalla parte della musica, non sará un’ordinanza comunale a fermare la musica, ci vediamo presto vi voglio bene".